5 trend di pasticceria per il 2016 utili al tuo lavoro

Esperimenti gourmet, nostalgiche rievocazioni, novità ed opportunità. Il 2016 è alle porte e già si intravedono le tendenze che lo caratterizzeranno, anche nel mondo della pasticceria professionale.

Abbiamo setacciato la rete alla ricerca delle dritte giuste per fare la differenza in vetrina, già da gennaio: ecco 5 trend di pasticceria per il 2016 utili al tuo lavoro.

Largo agli “ibridi”

Negli anni novanta andava forte il cosiddetto fusion food. Ma qui non si tratta di rievocazione, perché stavolta le creazioni si trovano alla voce dessert del menu.

Secondo una recente ricerca a cura di Dataessential, il 28% dei cittadini di Chicago è attratto da proposte di dolci "ibridi" come brownie cookies, ciambelle gelato e sfoglie croccanti ripiene con ricette tradizionali o specialità della casa.

Proposte al momento rintracciabili quasi solamente nei ristoranti che offrono cucina etnica o stellata: testarle quotidianamente – con originalità e creatività - sui consumatori di pasticceria potrebbe rivelarsi sorprendente, magari affermando nuovi realizzazioni strategiche per la propria attività.

Dolci ricordi

Nostalgia canaglia: oggi i ricordi rivivono anche attraverso dolcezze semplici e inconfondibili, che ci riportano indietro nel tempo.

Ecco perché oggi il caramello, la mandorla, la nocciola, la liquirizia, il cocco, la vaniglia, il crumble e la frolla stanno vivendo una seconda giovinezza: tanti professionisti si ispirano alle caramelle più classiche e ai dolci dell’infanzia per le proposte quotidiane di dolcezza.

Spezie: mai più senza

Se il 2015 è stato l’anno del boom, il 2016 per le spezie sarà l’anno della consacrazione. Sempre più esotiche e ricercate, bilanciate in realizzazioni ardite e originali: continua la storia d’amore tra il cioccolato e il peperoncino, mentre segnatevi per la vostra dispensa lo zenzero, il cardamomo e il fleur de sel.

A pranzo non si chiude

La pasticceria salata vive un momento d’oro e rappresenta un’opportunità di business per catturare la clientela nei momenti della giornata meno convenzionali al desiderio del dolce. Molte attività l’hanno intuito, e dopo i finger food salati da accompagnare al proprio aperitivo propongono invitanti creazioni gourmet per la pausa pranzo: fresche, golose, possibilmente take away.

Chi l’ha detto che bar, ristoranti e pizzerie debbano essere la prima scelta a mezzogiorno nella mente dei consumatori?

Fermentation is the new fad

Antoinette Bruno ha aperto la recente edizione della StarChefs International Chef Conference senza lasciare spazio alle allusioni:

“Fermentation and pastry have gotten comfortably in bed together.”

E gli esempio già si moltiplicano: che ne pensate di un miso-butterscotch budino? O di un lievitato al cioccolato con avena fermentata?

Eccola qui la vera novità del 2016: aprite la mente e… fermentate gente, fermentate.

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