I dolci di Natale tra tradizione e creatività
Panettoni e pandori, biscotti (allo zenzero o in pasta frolla, ricoperti di miele, profumati al limone, decorati con glassa), creazioni di gelateria ispirate ai dolci tradizionali, torte e crostate, tronchetti, salami al cioccolato, struffoli, panforti… e – è il caso di dirlo! – chi più ne ha più ne metta.
Le Feste di fine anno sono le occasioni migliori per riscoprire la nostra tradizione dolciaria grazie alla sapienza e alla creatività di pasticcerie e gelaterie artigianali. Ogni anno le vetrine si popolano di bontà che fanno della tradizione un canovaccio su cui ricamare nuove armonie di dolcezza, giocando con ingredienti e impasti, gusti e abbinamenti. Quali non mancheranno nelle vostre vetrine – e sulle tavole degli italiani – e in che modo proporre delle versioni “alternative” e ancora più golose? Ecco qualche suggerimento!
Pandori e Panettoni
Indiscutibile la presenza dei sovrani per eccellenza del Natale, ovvero il panettone e il pandoro, che come ogni anno segneranno i primi posti tra le vendite al dettaglio e su ordinazione. Per tradizione dolci di grande semplicità, con il tempo le loro ricette sono state arricchite da ingredienti che ne hanno moltiplicato sapori e occasioni di consumo, aggiungendo infinite varianti, una più golosa dell’altra.
Farina di frumento, uova, latte e zucchero sono la base per un buon pandoro, come vuole la ricetta tradizionale. Un gioiello di semplicità che, grazie a tecniche di lievitazione e cottura calibratissime, è una delizia irrinunciabile del Natale. L’impasto, morbido e delicato può essere impreziosito da paste agrumate (al limone, al mandarino o all’arancia), che ne esaltino il sapore semplice e delicato, ma di una bontà senza fine.
Per gli intolleranti al latte, infine, o per la fascia di clienti sempre più ampia che preferisce un’alimentazione vegana, esistono ricette che permettono di ottenere un buon pandoro artigianale escludendo tutti gli ingredienti di origine animale.
Quella del panettone è la specialità dolciaria più richiesta durante il periodo natalizio. A base di farina, burro e uova, la ricetta originale del dolce lombardo si arricchisce di frutta candita o semicandita, nello specifico scorze di arancio e cedro e uvetta. In una versione ancora più intrigante e creativa, la classica uvetta sultanina può essere sostituita con l’uvetta cilena al rhum o, se si preferisce, si può giocare con accostamenti insoliti e creativi grazie alle infinite combinazioni di più referenze – albicocche, cedri, ciliegie rosse e amarenate, fragole, lamponi… scoprite tutte le referenze di frutta candita e semicandita Giuso!
Non mancano le versioni golose, farcite con creme (al cioccolato, alla nocciola, al mandarino, al pistacchio) o con le meravigliose Lievicreme Limoncello, Sacher e Caramello, per renderlo ancora più invitante e goloso. Via libera, dunque, alla fantasia: quale sarà la versione che preparerete per stupire i vostri clienti?
Tronchetto Piemontese, Zeppole, Struffoli, Biscotti allo zenzero…
Se le ricette di panettoni e pandori hanno col tempo acquisito una enorme quantità di varianti, tutti i dolci natalizi regionali restano fedeli alle creazioni originali, figli di un sapere antico e tramandato di generazione in generazione.
Sono, col tempo, diventati così famosi da essere riproposti anche in altre regioni rispetto a quelle d’origine, diventando così golose varianti nell’offerta di ogni pasticceria artigianale.
Cioccolato, panna, brandy e marroni sono alla base del tradizionale Tronchetto piemontese. Questo trionfo di dolcezza compare sulle tavole del 25 dicembre, e rimanda all’usanza di bruciare un ciocco di legno come simbolo di rinascita. Numerose le varianti (il tronchetto può avere uno o più rametti) e le versioni, tra cui la nostra preferita: quella con i frutti di bosco semicanditi ad arricchirne il ripieno o decorarne la superficie!
Altre protagoniste delle tavole natalizie, soprattutto al Sud, sono le Zeppole, che fanno capolino il giorno di San Martino (in Sicilia in particolare) e che ritornano in Campania per le festività legate al Natale e alla fine dell’anno. L’impasto è semplice e veloce: acqua, zucchero, farina e scorza di limone, da arricchire a piacimento dopo la cottura con granella dolce o zucchero in superficie. Come renderle uniche? Decorando con le amarene semicandite.
Non dimentichiamo, infine, il Torrone, che è ormai tradizionale in ogni regione d’Italia, e alcuni dolci tipici meno conosciuti, come le Seadas sarde, morbide golosità al formaggio e miele, e ancora i Biscotti allo zenzero, realizzati in mille forme da decorare poi con glasse o arricchire con frutta candita o semicandita.
E la gelateria?
Anche le gelaterie possono celebrare il Natale e le Feste con produzioni ad hoc, da proporre come invitanti e golose alternative a torte e prodotti da forno tradizionali.
Giuso propone un’intera linea di referenze dedicate alla Gelateria Artigianale e pensata proprio per ricreare in chiave gelato gli aromi e i sapori dei dolci tradizionali più famosi: la straordinaria Pasta Panettone, ad esempio, o Pasta e Variegato Zuppa Inglese, il Variegato al Bombardino, il Kit Torroncino e miele o la squisita Pasta Cassata siciliana, dalla preziosa ed esclusiva linea Dolci della Tradizione.