5 insegnamenti che ci portiamo a casa dal World Pastry Stars 2015
Non potevamo mancare, ovviamente: il World Pastry Stars 2015 ha rispettato le aspettative, confermandosi l’evento di riferimento per tutti gli addetti ai lavori del mondo della pasticceria.
Una seconda edizione ricca di grandi firme, di prelibatezze e soprattutto di “take away message”, di spunti ed insegnamenti da portare a casa e mettere in pratica da subito. Diciamocelo, sapere che questo evento - unico al mondo - è tutto italiano ci rende davvero orgogliosi.
Per chi non c’era, il World Pastry Stars non è stato pasta di zucchero, arazzi e cotillon. È stato sopratutto confronto, su come innovare e come fare impresa in un settore che vive un periodo storico di profonda trasformazione.
Ecco 5 insegnamenti che ci portiamo a casa dal World Pastry Stars 2015: il successo di tanti maestri parte proprio da qui.
DAL PASTICCERE AL BRAND
La differenza tra una realtà locale e una realtà in grado di crescere è tutta qui: lavorare per diventare un marchio, un’identità unica e riconoscibile, un insieme di valori condivisi, un’aspettativa sempre ripagata.
Ogni dettaglio va studiato in direzione di un’idea: i locali, le creazioni, le confezioni. Un’immagine accattivante e coerente nella mente dei consumatori è più forte di una presentazione anonima o di un uomo solo al comando.
COMUNICARE È IMPORTANTE
Che piaccia o no, il marketing fa la differenza. Se alle spalle di qualità, gusto e creatività non c’è una visione, sarà difficile crescere. Lo sa bene Pierre Hermè, che non parla di pasticceria di lusso ma di “marchio di lusso in pasticceria”. I propri prodotti li racconta come si racconta il mondo Fashion & Luxury, attraverso stimoli e associazioni sensoriali: colori distintivi, fragranze evocative, “collezioni” uniche e inimitabili.
Non è solo una tendenza da grandi firme: quando Jean-Philippe Darcis confida che i suoi incarti incidono fino al 10% sul costo di ogni creazione rivela al tempo stesso quanto il packaging, nel mercato globale, non rappresenti più un vezzo di vanità ma un simbolo, un’attrazione, una promessa, una sicurezza, una pubblicità itinerante che racconta chi siamo.
UN MONDO DI OPPORTUNITÀ
Molte (troppe) attività fanno ancora riferimento ad una clientela a corto raggio. Lì fuori è pieno di opportunità da cogliere. Ehsan Hosseini racconta ad esempio quanto a Dubai, ad Abu Dhabi, in Qatar, in Arabia Saudita la cultura del dolce sia molto forte, quasi un rituale sociale. Frédéric Cassel deve il suo successo anche al Giappone, un paese curioso e costantemente assetato di novità.
Non serve essere grandi per aprire all’estero, ma saper giocare di squadra: il pasticcere diventa imprenditore quando mette da parte la gloria personale e sa circondarsi di grande professionalità, alla quale può delegare ed affidare parte della crescita del suo progetto.
LA TRADIZIONE È UN DONO PREZIOSO
Ce lo ricorda Santi Palazzolo, figlio di una terra (la Sicilia) che ha il dolce intriso nella propria storia: quando si conosce e si padroneggia la tradizione, non c’è nulla da inventare, ne da reinterpretare. La si deve solo valorizzare: lavorare sull’identità dei propri prodotti significa raccontare, certificare, riorganizzare l’attività per renderla capace di esportare e soddisfare la curiosità di nuova clientela, lavorare per garantire una shelf life più lunga ai propri prodotti.
Tradizione significa soprattutto formazione: i professionisti del domani sono i primi a dover assimilare questo valore.
DOLCEZZE “SU MISURA”
Le persone non si accontentano più solo di consumare, vogliono scegliere. In un mondo dove l’offerta è sempre più personale e la pasticceria assume sempre più i comportamenti tipici della moda e della tendenza, ecco che il successo arriva anche grazie alle dolcezze “sartoriali”: Darcis raccoglie online gli ordini di scatole di cioccolatini personalizzate, nella composizione e nel gusto, mentre Hermè realizza ricette per la clientela più esigente in perfetto stile “haute couture”.
Provare a rendere i consumatori protagonisti di ciò che assaggeranno, in modalità creative e differenti, è una scommessa che può riservare grandi sorprese, anche per le piccole realtà.
Lasciamo spazio a qualche scatto del World Pastry Stars 2015 e ai vostri commenti, in attesa di vivere l\'anno prossimo un nuovo appuntamento ricco di emozioni (e di zucchero).